Disagio sociale, il calo prosegue

Ad aprile il Misery Index Confcommercio è sceso a quota 9,5 grazie al rallentamento dell’inflazione per i beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto (+1,6)% e del tasso di disoccupazione esteso (6,6%).
Prosegue anche ad aprile la lieve discesa del Misery Index elaborato dall’Ufficio Studi di Confcommercio (link al documento completo in pdf), che scende a quota 9,5 rispetto al 9,6 fatto segnare nel mese precedente. La stima è il frutto del rallentamento dell’inflazione relativa ai beni e ai servizi ad alta frequenza d’acquisto (all’1,6%) e del tasso di disoccupazione estesa (al 6,6%). Un dato, quest’ultimo, che riflette una sostanziale stabilizzazione degli occupati, che insieme a una contenuta riduzione dei disoccupati dovrebbe portare a un leggero calo (al 5,8%) del tasso di disoccupazione ufficiale.
Quanto alla dinamica dei prezzi, il rallentamento dipende principalmente dalla forte discesa dei prezzi dei carburanti rispetto al mese precedente, compensato in minima parte dall’aumento dei prezzi degli alimentari e dei tabacchi. È un risultato che conferma le attese di una stabilizzazione, anche nei prossimi mesi, dell’inflazione relativa ai beni e ai servizi che le famiglie acquistano con maggior frequenza.
Le dinamiche di mercato del lavoro e inflazione non dovrebbero cambiare nel brevissimo periodo, mantenendo così l’area del disagio sociale sui ridotti livelli degli ultimi mesi. “In questo contesto – avverte tuttavia l’Ufficio Studi - non vanno trascurati i rischi di un possibile deterioramento degli andamenti produttivi a partire dall’estate, con gli inevitabili effetti negativi sull’occupazione, elemento che potrebbe rafforzare i segnali di peggioramento del sentiment delle famiglie rendendo più complicata la ripresa della domanda”.