Il nuovo volto del retail

Settima edizione del Business Talk "Retail & Omnichannel Strategy" di RCS Academy, in collaborazione con Corriere della Sera e Pianeta 2030, dedicato all’evoluzione del retail. Per Confcommercio hanno partecipato il vicepresidente vicario, Lino Enrico Stoppani, e il direttore dell'Ufficio Studi, Mariano Bella.
Settima edizione del Business Talk "Retail & Omnichannel Strategy" di RCS Academy, in collaborazione con Corriere della Serae Pianeta 2030. L’evento, al quale Confcommercio ha partecipato come main partner è stato dedicato all’evoluzione del retail tra sostenibilità, digitalizzazione e personalizzazione. L’esperienza di acquisto si fa sempre più fluida, intrecciando canali fisici e digitali in un ecosistema integrato che impone alle imprese un ripensamento radicale dei propri modelli di business. La parola d’ordine è omnicanalità: il consumatore si muove con agilità tra scaffali e schermi, e si aspetta coerenza, immediatezza e personalizzazione su ogni punto di contatto. Ma non basta la tecnologia. In un’epoca dominata dall’intelligenza artificiale, è proprio la componente umana a riemergere come valore distintivo: la consulenza, la relazione, l’empatia restano leve decisive per costruire fiducia.
La partecipazione di Confcommercio
Nel panel dedicato al nuovo commercio metropolitano tra consumi ed evoluzione demografica sono intervenuti il vicepresidente vicario di Confcommercio Lino Enrico Stoppani e il direttore dell'Ufficio Studi Confcommercio, Mariano Bella. "Lo spazio per i piccoli negozi si è rifotto negli ultimi vent'anni. Le piccole superfici hanno subito una riduzione del 23% sui volumi. Non ci dobbiamo stupire quando negli ultimi dieci osserviamo una riduzione dei negozi al dettaglio di 118 mila unità pari al 21%". Secondo Bella, "è forte il rischio di desertificazione, anche se dobbiamo guardare al lato positivo perché sono sopravvissuti oltre quattrocentomila negozi nonostante la pandemi e la crisi energetica". "Bisogna che ogni piccolo negozio sia incentivato ad avere un suo canale on line ma resta il fatto che il calo demografico di questi anni incide pesantemente" .Infine Bella ha sottolineato come negli ultimi cinque anni si sia cercato di capire il legame tra il disagio sociale e la mancanza di servizi di base: "è un tema importante - ha detto Bella - e il commercio al dettaglio ha una parte importante nei servizi". Il vicepresidente vicario di Confcommercio, Lino Enrico Stoppani, ha sottolineato che nei centri storici c'è un problema di mercato che ha messo in grande sofferenza il commercio tradizionale provocando la desertificazione. "Ma ancora di più - ha detto Stoppani - ha pesato la miopia politica sulla gestione economica delle nostre città nelle quale stata vista solo la parte urbanistica senza tenere conto della vita quotidiana delle attività commerciale nei nostri centro storici". "Il tessuto sociale - ha osservato ancora stoppani - delle città è cambiato molto con l'esplosione dei b&b e della ristorazione e quindi bisogna ripensare alle nostre città. Con Anci in Confcommercio stiamo portando avanti ilprogetto Cities per affrontare questi temi con una visione complessiva".
Economy talk sulle fonti energetiche alternative
Quinta edizione dell'Economy talk sulle fonti energetiche alternative, come idrogeno, nucleare, biometano e rinnovabili, un tema fondamentale per la decarbonizzazione delle imprese organizzato da RCS Academy in collaborazione con il Corriere della Sera. L'evento, al quale Confcommercio ha partecipato come main partner, rappresenta una piattaforma strategica per il confronto tra istituzioni e aziende, utile ad approfondire aspetti cruciali legati all'innovazione, agli investimenti e alle alleanze necessarie per realizzare progetti a zero emissioni, in linea con gli obiettivi di carbon neutrality.
L'evento si è aperto con un'intervista esclusiva tra il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana e il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che hanno approfondito il tema degli incentivi per la transizione energetica e le priorità per il Paese. A seguire, Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente della BEI, ha un quadro completo sugli investimenti e le politiche industriali europee per la transizione.
La mattinata è proseguita con un panel dedicato alla ricerca e sviluppo con gli interventi di Giulia Monteleone (ENEA), Fabrizio Pirri (IIT) e Pier Francesco Rimbotti (Gruppo Infrastrutture). In parallelo, si discuterà della neutralità tecnologica e dei data center sostenibili con Giuseppe Gola (Open Fiber) e Claudio Bassoli (HPE). Inoltre, l’avvocato Monica Colombera (Legance) presenterà il quadro normativo riguardante la transizione energetica delle imprese.
La seconda parte dell’evento è stata caratterizzata da una serie di interviste sul tema "Fonti alternative e il nuovo paradigma industriale" con Fabrizio Fabbri (Ansaldo Energia), Ugo Salerno (RINA) ed Emanuela Trentin (Siram Veolia). Seguirà un dibattito tra i rappresentanti delle principali aziende del settore energetico, tra cui Piero Ercoli (Snam), Cinzia Farisè (Prysmian), Lorenzo Giussani (A2A), Marco Pastorello (Acea) e Marco Stangalino (Edison). La terza parte dell’evento è stata dedicata agli "Obiettivi Net Zero e alla sostenibilità delle imprese". Le sfide dell'industria ad alto consumo energetico, difficilmente decarbonizzabile, saranno affrontate da Antonio Gozzi (Duferco, Federacciai, Confindustria), Pierpaolo Antonioli (Dumarey Automotive Italia), Giorgia Garola (Scam, AMMA Unindustriali Torino) e Federica Minozzi (Iris Ceramica).
La partecipazione di Confcommercio
In rappresentanza di Confcommercio sono intervenute la vicepresidente Patrizia Di Dio e Valentina Marinucci del Settore Ambiente, Utilities e Sicurezza. Secondo Di Dio, "come organizzazioni complesse, abbiamo il dovere e la responsabilità etica di favorire la transizione ecologica". "Le 750.000 imprese associate che rappresentano il terziario avanzato - possono diventare un veicolo fondamentale di informazione ed educazione alla sostenibilità e al risparmio energetico. Dobbiamo guidare le nostre aziende verso soluzioni di risparmio efficaci, sostenendo la loro transizione ecologica anche attraverso politiche aziendali mirate".
Di Dio ha poi ricordato il progetto Imprendigreen. "Non si tratta di una certificazione- ha sottolineato - ma di un bollino che autocertifica l'adozione di buone prassi quotidiane da parte dei titolari d'impresa". Secondo Valentina Marinucci, "la transizione ecologica rappresenta un’occasione di sviluppo sulla quale investire. Una sfida a cui il terziario di mercato è chiamato a rispondere. Una sfida e un’opportunità. Le imprese che abbracciano l’innovazione possono conquistare nuove mercati". "Le pmi però - ha osservato Marinucci - si trovano a fare i conti con degli ostacoli molto forti. Sono meno strutturate con poche competenze specifiche e fanno fatica ad adattarsi alla sostenibilità. Bisogna fare campagne d’informazione a livello territoriale per educare le nostre realtà imprenditoriali alla sostenibilità, per percepire la sostenibilità non solo come un obbligo ma come un’opportunità".